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News - Immobili fantasma: pronto il conto per chi non regolarizza in tempo
case_fantasma.pngIl provvedimento dell’Agenzia del Territorio - In vista dell’imminente scadenza del 30 aprile prossimo, per la regolarizzazione al catasto delle case fantasma, l’Agenzia del Territorio con il provvedimento n. 24826 del 19 aprile, ha definito gli oneri relativi alla attribuzione della rendita presunta, a carico dei proprietari e dei titolari dei diritti reali sugli immobili che non avranno regolarizzato appunto entro il 30 aprile prossimo gli edifici ancora non censiti o che hanno perso i requisiti della ruralità. 

Il provvedimento – Il provvedimento dell’Agenzia del Territorio, definisce le modalità con cui la stessa Agenzia procederà all’attribuzione delle rendita presunta, indicando anche gli oneri a carico dei soggetti interessati. 

Categoria a destinazione ordinaria - Per le categorie a destinazione ordinaria (Gruppi A, B e C), la rendita presunta è individuata, per ciascuna unità immobiliare, moltiplicando la consistenza, per la tariffa propria della classe. 

Categoria a destinazione speciale - Per le categorie a destinazione speciale (Gruppo D) o particolare (Gruppo E), la rendita presunta è determinata, con procedimento semplificato, applicando al valore della unità immobiliare il saggio di redditività pari al 2% per le unità immobiliari appartenenti al Gruppo D, e al 3% per quelle riferibili al Gruppo E. Il valore della unità immobiliare è determinato moltiplicando la consistenza, per i corrispondenti valori venali unitari desunti sulla base degli elementi conoscitivi ed informativi a disposizione dell’Agenzia, con riferimento al biennio 1988-1989. 

Il costo della mancata regolarizzazione - Il provvedimento, in merito agli oneri previsti in caso di mancata regolarizzazione, evidenzia che il costo per la regolarizzazione d'ufficio comprenderà oltre ai costi necessari per le attività svolte (professionali) e delle sanzioni prescritte per dette irregolarità, anche altri oneri previsti per le attività svolte dagli uffici. Sono previsti 130,00 euro per le spese generali e di predisposizione dell’istruttoria, 80,00 euro per le spese relative ai sopralluoghi, 20,00 euro per le spese di predisposizione e notifica dell‘atto di accertamento e in riferimento agli oneri relativi alle attività estimali: 50,00 euro per ogni unità immobiliare censibile nei gruppi ordinari, 100,00 euro per ogni unità immobiliare censibile nei gruppo speciali o particolari. 

Classamento e consistenza - 1) Il classamento consiste nella individuazione della categoria e della classe necessarie all’attribuzione della rendita catastale presunta. Non si definisce la classe qualora le unità immobiliari vengano censite nei gruppi speciale e particolare. La categoria viene individuata in base agli elementi tecnici acquisti con i sopralluoghi o forniti dai comuni. 2) La consistenza di ciascuna unità immobiliare da accertare è calcolata con modalità semplificate, tenendo conto della superficie desumibile dai rilievi aereo-fotografici, nonché degli elementi informativi acquisiti con sopralluogo esterno. 

Unità immobiliari da censire nel Gruppo A - Per tali unità la consistenza in vani è determinata attraverso il rapporto tra la superficie complessiva dell’unità immobiliare e la superficie media del vano catastale, riferita alle unità immobiliari della stessa categoria censite nella medesima zona censuaria. 

Unità immobiliari da censire nel Gruppo B – Per tali unità la consistenza, espressa in metri cubi, viene determinata tenendo conto, oltre che della superficie, dell’altezza media delle unità immobiliari medesime.


Nicola Fornino